Matteo 26
Versetti del capitolo 26 del libro Matteo
2 Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso.
3 Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa,
7 gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa.
10 Ma Gesù, accortosene, disse loro: Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me.
13 In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei.
15 e disse: Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?. E quelli gli fissarono trenta monete d'argento.
17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?.
18 Ed egli rispose: Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli.
22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: Sono forse io, Signore?.
24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!.
26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo.
29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio.
31 Allora Gesù disse loro: Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: e saranno disperse le pecore del gregge,
34 Gli disse Gesù: In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte.
35 E Pietro gli rispose: Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò. Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.
36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare.
39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!.
40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me?
42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà.
45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori.
47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo.
50 E Gesù gli disse: Amico, per questo sei qui!. Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono.
51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
52 Allora Gesù gli disse: Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada.
53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli?
55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato.
56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti. Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale gia si erano riuniti gli scribi e gli anziani.
58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.
59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte;
61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni.
62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?.
63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio.
64 Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo.
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: Anche tu eri con Gesù, il Galileo!.
71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: Costui era con Gesù, il Nazareno.
Versetti del capitolo 26 del libro "Matteo" della Sacra Bibbia.