Genesi 29
Versetti del capitolo 29 del libro Genesi
2 Vide nella campagna un pozzo e tre greggi di piccolo bestiame, accovacciati vicino, perché a quel pozzo si abbeveravano i greggi, ma la pietra sulla bocca del pozzo era grande.
3 Quando tutti i greggi si erano radunati là, i pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano il bestiame; poi rimettevano la pietra al posto sulla bocca del pozzo.
7 Riprese: Eccoci ancora in pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date da bere al bestiame e andate a pascolare!.
8 Risposero: Non possiamo, finché non siano radunati tutti i greggi e si rotoli la pietra dalla bocca del pozzo; allora faremo bere il gregge.
9 Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre, perché era una pastorella.
10 Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbano, fratello di sua madre.
12 Giacobbe rivelò a Rachele che egli era parente del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora essa corse a riferirlo al padre.
13 Quando Làbano seppe che era Giacobbe, il figlio di sua sorella, gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò e lo condusse nella sua casa. Ed egli raccontò a Làbano tutte le sue vicende.
14 Allora Làbano gli disse: Davvero tu sei mio osso e mia carne!. Così dimorò presso di lui per un mese.
15 Poi Làbano disse a Giacobbe: Poiché sei mio parente, mi dovrai forse servire gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario.
18 perciò Giacobbe amava Rachele. Disse dunque: Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore.
20 Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei.
21 Poi Giacobbe disse a Làbano: Dammi la mia sposa, perché il mio tempo è compiuto e voglio unirmi a lei.
25 Quando fu mattina... ecco era Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: Che mi hai fatto? Non è forse per Rachele che sono stato al tuo servizio? Perché mi hai ingannato?.
26 Rispose Làbano: Non si usa far così nel nostro paese, dare, cioè, la più piccola prima della maggiore.
27 Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche quest'altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni.
28 Giacobbe fece così: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diede in moglie la figlia Rachele.
30 Egli si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni.
31 Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile.
32 Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio marito mi amerà.
33 Poi concepì ancora un figlio e disse: Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo. E lo chiamò Simeone.
Versetti del capitolo 29 del libro "Genesi" della Sacra Bibbia.